La rieducazione della scrittura è un processo finalizzato a correggere i disturbi della scrittura o a migliorare le abilità di scrittura di una persona, specialmente in età evolutiva. La rieducazione della scrittura viene spesso richiesta in caso di disturbi specifici dell’apprendimento (ad esempio, disgrafia o disortografia) o in caso di difficoltà nella scrittura legate a riabilitazioni a seguito di danni neurologici.
Disgrafia e disortografia sono due differenti disturbi specifici della scrittura che talvolta possono manifestarsi anche insieme e accompagnarsi ad altre difficoltà nell’apprendimento come la dislessia o la discalculia, ma non necessariamente possono presentarsi tutte insieme.
La disgrafia è un disturbo che si manifesta con difficoltà nell’esecuzione delle attività grafiche, come la scrittura, disegno o copiatura. Le persone con disgrafia possono avere difficoltà a scrivere in modo leggibile, occupazione dello spazio con ordine, difficoltà nella velocità o nelle dimensioni dello scritto. La disgrafia può essere legata a diversi fattori, come deficit nella percezione spaziale, nella coordinazione occhio-mano o nell’elaborazione delle informazioni visivo-spaziale, errore nell’impugnatura e nella postura o tematiche di performance che inibiscono emotivamente lo scrivente.
La disortografia è un disturbo che si manifesta nella scrittura delle parole. Le persone con disortografia possono avere difficoltà a scrivere correttamente le parole, a distinguere le parole simili ma non identiche (ad esempio, “casa” e “cassa”) o a ricordare i modelli di scrittura delle parole. La disortografia può essere legata a deficit nella memoria di lavoro, nella concentrazione o nella lettura.
Il rieducatore della scrittura è un grafologo professionista che si occupa di fornire supporto e aiuto a persone che hanno difficoltà nell’esecuzione delle attività grafiche o che presentano disturbi come la disgrafia o la disortografia.
Il rieducatore della scrittura lavora con il soggetto per individuare le cause alla base delle difficoltà e progetta un percorso di rieducazione personalizzato, in base ad esigenze e caratteristiche del soggetto.
Nello svolgimento delle sue attività, il rieducatore della scrittura può utilizzare diverse tecniche e metodologie, materiali didattici specifici, tecniche di rilassamento e gestione dello stress e l’utilizzo materale per sviluppare la motricità fine con un percorso propedeutico alla scrittura.
La rieducazione della scrittura può essere utile in diversi casi, sia per correggere disturbi specifici dell’apprendimento che per migliorare le abilità di scrittura di una persona.
Ecco alcune problematiche in cui può giovare la rieducazione della scrittura:
Il percorso rieducativo della scrittura viene organizzato in base alle esigenze e alle caratteristiche del soggetto.
Generalmente, il percorso rieducativo della scrittura prevede le seguenti fasi:
Il rieducatore della scrittura effettua un’anamnesi del soggetto, raccogliendo informazioni sulla sua storia, sulla sua esperienza scolastica e sui suoi disturbi o difficoltà nella scrittura. Inoltre, il rieducatore effettua una valutazione delle competenze grafiche e ortografiche del soggetto, al fine di individuare gli obiettivi e le strategie più appropriate per il percorso rieducativo.
il rieducatore della scrittura progetta il percorso rieducativo in base agli obiettivi individuati durante la valutazione.
Il percorso rieducativo della scrittura può prevedere sedute individuali a seconda delle esigenze del soggetto con incontri settimanali.
Valutazione dei risultati ottenuti durante il percorso rieducativo, al fine di verificare l’efficacia delle strategie adottate e di eventualmente apportare modifiche al percorso.
Il percorso rieducativo della scrittura può durare anche per l’intero anno scolastico, a seconda delle esigenze del soggetto e dei progressi ottenuti.
Il perito grafologo definisce dei percorsi per la rieducazione della scrittura. La rieducazione prevede incontri individuali da 45 minuti circa con il bambino e vertono su un metodo di riavvicinamento al gesto grafo-motorio dove la scrittura è lo scopo ultimo. Il bambino deve innanzitutto riacquistare fiducia in se stesso e allenare la motricità fine per compiere l’atto scrittorio con più disinvoltura possibile, rendendo lo scritto leggibile, ma soprattutto lo scrivere un atto piacevole per lui.